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SCALO FLUVIALE 120 anni di attività nel trasporto merci lagunare: necessità di creare un tavolo con le istituzioni per affrontare i cambiamenti.

La richiesta per il trasporto merci a Venezia: “Un tavolo di lavoro con le istituzioni per affrontare assieme i cambiamenti d’epoca e le trasformazioni tecnologiche in una città delicata, qual è Venezia”.

Oggi alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista la celebrazione dei 120 anni di attività di Scalo Fluviale, la società cooperativa che dal 1904 si occupa di trasporto merci in centro storico.

L’ad Simone Manente: “Incremento vertiginoso degli acquisti on-line: per noi incide sul nostro fatturato già per l’11% e abbiamo iniziato solo 2 anni fa. Abbiamo sempre più consegne da effettuare e il rischio, a breve, è non riuscire a garantire un servizio puntuale”.

(Venezia, 26 ottobre 2024) – Un anniversario speciale: 120 anni di attività, tra tradizione e innovazione. A Venezia centro storico, città d’acqua unica al mondo, non ci sono soltanto le migliaia di pendolari e turisti che si muovono ogni giorno, sul trasporto acqueo pubblico e privato, aggiungendosi ai residenti: ci sono anche le merci che, forse, viaggiano più sotto traccia e “silenziosamente”, ma che costituiscono un comparto fondamentale, quello della logistica, in un contesto unico come la laguna per portare avanti le attività domestiche, commerciali ed economiche.

L’incontro di oggi, con 200 invitati, è servito a fare un’analisi sulle problematiche e le prospettive a partire da alcuni punti di domanda: In che modo conciliare l’attività di trasporto e movimentazione merci all’interno della laguna di Venezia con le problematiche e le necessità dell’overtourism? Quale sarà l’impatto delle nuove tecnologie su questo settore in una città dalla complessità unica come Venezia, a partire dall’automazione, dalla trasformazione digitale e dall’intelligenza artificiale? In che modo rendere attrattivo il lavoro del trasportatore merci agli occhi delle giovani generazioni che sono sempre meno attratte dai lavori di manovalanza? Quali strategie devono essere messe in atto, anche in termini di investimenti, da parte delle aziende del settore alla luce degli scenari di sostenibilità ambientale, economica e sociale di questo comparto?

Tra le autorità sono intervenuti: l’assessore regione al Lavoro Valeria Mantovan; l’assessore comunale all’Ambiente Massimiliano De Martin; il presidente di Legacoop nazionale produzione e servizi, Gianmaria Balducci; il segretario della Filt Cgil di Venezia Marcello Salbitani; il vicepresidente Confapi Corrado Secchi.

Scalo fluviale ha avviato l’anno scorso una collaborazione con il mondo accademico coinvolgendo i dipartimenti di economia e ingegneria delle Università Ca’ Foscari di Venezia e Padova. Nello specifico è stato istituito un gruppo di lavoro costituito da studenti impegnati nella ricerca e nello sviluppo di un sistema di propulsione marina alternativo ai sistemi tradizionali attualmente installati sulle imbarcazioni.

“A Venezia – ha spiegato Raffaele Pesenti, dell’Ateneo veneziano – al momento non si possono usare i droni: potranno essere impiegati con una certa utilità in futuro? Come li potremo usare a servizio del trasporto merci? Quali trasformazioni vogliamo apportare? Negli Usa, Amazon sta sperimentando i primi vettori automatici di consegna. Le macchine non sostituiranno l’uomo ma dovranno essere guidate per sfruttarne al meglio le potenzialità”.

Trasportare le merci a Venezia in passato ha voluto dire trasportare sacchi e scatoloni a braccia. Ora la tecnologia dà una mano, ma la transizione è in corso, mentre anche il sistema degli ordini sempre più sfrutta le possibilità dell’e-commerce.

In occasione del 120° della fondazione i soci hanno voluto accendere un faro non tanto sulla storia e il passato che hanno alle spalle ma piuttosto sul futuro, gli scenari e le sfide che saranno consegnate alle nuove generazioni. Per la prima volta è stata avviata una tavola rotonda con le istituzioni locali e regionali di riferimento, nella speranza che quello odierno sia stato solo un punto di partenza per una seria discussione di visione sul futuro del trasporto merci interno alla laguna.

“Venezia cambia e anche il nostro settore deve cambiare – ha spiegato l’ad Manente –. Gli acquisti on line sono saliti alle stelle: abbiamo iniziato due anni fa e ora il servizio e-commerce incide sui nostri ricavi dell’11% e questo dà bene l’idea della situazione. Il rischio è che tra qualche tempo non riusciremo più a garantire un servizio puntuale. Dobbiamo fare maggiormente sistema tra operatori del settore interessati a questa tipologia per capire come mettere assieme la forza lavoro e le tecnologie, non accrescere il moto ondoso, riuscire ad arrivare nelle case e nelle ditte nei tempi migliori e nelle condizioni più utili per i clienti”.

A conclusione dell’evento, è intervenuto il giornalista Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo e conduttore di Radio 24.